Edilizia, questionario per prevenire il rischio insolvenza

In un momento davvero particolare per l’edilizia, con molte imprese gravate dall’effetto post bonus dove il calo delle richieste e l’aumento dei prezzi, stanno facendo contrarre in maniera sensibile il settore, le risposte per farsi trovare al passo con un mercato cambiato sono quelle di proporre il proprio prodotto in maniera evidente (le Fiere Internazionali di settore costituiscono la vetrina ideale a tale scopo) e quello di riuscire a prevenire anche i più piccoli segnali interni di crisi. A tal scopo, nei giorni scorsi ANCE, l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili ha reso disponibile il test “Autodiagnosi adeguati assetti aziendali”, un questionario che consente alle imprese associate di valutare il proprio livello di adeguamento ai nuovi assetti gestionali richiesti dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 14/2019) e di salvaguardare, così, la continuità aziendale.

Il nuovo strumento di autovalutazione per prevenire il rischio d’insolvenza è frutto della collaborazione tra l’Ance e il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti – Cndcec, mediante la propria Fondazione Nazionale di Ricerca.

Il test di autodiagnosi nello specifico

L’innovativo software è strutturato sulla base delle caratteristiche specifiche del settore delle costruzioni: accedendo al portale dell’Ance con le credenziali ordinarie ed entrando nella propria “area riservata”, sarà possibile rispondere alle domande predisposte per verificare la propria posizione rispetto all’istituzione di idonei sistemi di controllo interno in funzione anticrisi.

Il sistema fornirà un giudizio finale, con valore meramente informativo sulla situazione aziendale. Qualora l’organizzazione d’impresa dovesse dimostrarsi non adeguata rispetto alla finalità prevista dalla normativa, l’impresa è invitata a rivolgersi all’AT/OR Ance di riferimento a livello locale per ricevere supporto e migliorare la gestione dell’attività d’impresa.

L’Ance si impegna a tutelare la privacy delle imprese secondo le disposizioni di legge vigenti in materia, con garanzia della forma anonima dei risultati, che non saranno in alcun modo riconducibili al singolo fruitore del test. Il questionario può essere ripetuto a distanza di tempo e resta a disposizione dell’impresa.

Sono in programma successivi aggiornamenti al software di autocontrollo aziendale, anche tenuto conto dei riscontri che arriveranno dalla rete associativa nell’utilizzo del servizio.

Già a disposizione delle imprese associate, a breve il test sarà visibile anche sul portale del Cndcec ovvero il portale del Consiglio Nazionale dottori Commercialisti ed esperti contabili

Raggiunto accordo sulla parte salariale contratto collettivo

Intesa raggiunta nella notte. Le parti sociali dell’edilizia (Ance, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Produzione e Lavoro, FenealUil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil) hanno trovato l’accordo sulla parte salariale del contratto collettivo nazionale di lavoro industria e cooperative dell’edilizia. Il contratto interessa oltre un milione di addetti.
L’aumento salariale al primo livello è pari a 180 euro, diviso in tre tranche: 80 euro dal 1° febbraio e altre due tranche da 50 euro ciascuna dal 1° marzo 2026 e dal 1° marzo 2027, con un recupero inflattivo dell’11%. Il contratto scadrà il 30 giugno 2028. Tale intesa è subordinata alla firma di tutti i testi, entro il 28 febbraio 2025, riguardanti i seguenti temi: accordi su catalogo formativo nazionale, sorveglianza sanitaria, istanze del settore, premialità, denuncia unica edile ed F24 con lavori della Commissione entro sei mesi, trasferta nazionale, lavoro straordinario, non sovrapponibilità dei cicli contrattuali, prevedi e commissione classificazione.
Di notevole interesse sarà la definizione della denuncia unica, trasferta ed F24: elementi dirimenti sia in termini di semplificazione, che di ulteriore contrasto al lavoro irregolare. “Si conferma con questo accordo il valore importante delle relazioni industriali del settore. Ancora una volta le parti sociali scelgono la strada della regolarità e legalità attraverso lo strumento delle casse edili” – dichiarano congiuntamente le sigle datoriali e sindacali.
Quindi, “con questa firma – spiegano Feneal, Filca e Fillea – siamo riusciti ad assicurare un aumento salariale davvero significativo agli addetti del settore, che consenta loro di tutelare e rafforzare il potere di acquisto”.
“Molto positivo l’accordo siglato nella notte dalla Filca Cisl e dagli altri sindacati sulla parte salariale del contratto collettivo nazionale di lavoro industria e cooperative dell’edilizia per oltre 1 milione di addetti che permette di recuperare gli aumenti inflattivi e così difendere il salario. La contrattazione rimane la strada maestra per la Cisl per alzare le retribuzioni a tutti i lavoratori senza incursioni legislative che minano l’autonomia negoziale delle parti sociali”. Lo scrive sui social il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra. Il nuovo accordo sarà tra gli argomenti che verranno approfonditi durante i convegni che affiancheranno la parte espositiva di EdilExpoRoma – Tutto per Costruire e Abitare in programma a Fiera di Roma dal 15 al 18 maggio 2025.

Bonus e superbonus edilizia nel 2025 a EdilExpoRoma

Dalla proroga e rimodulazione dei bonus edilizi all’introduzione di un tetto massimo alle detrazioni fiscali fino alle misure per i lavoratori e le imprese. Sono molte le misure fiscali contenute nella manovra economica del 2025 approvata definitivamente dal Parlamento e in vigore dal primo gennaio. L’Ance ha messo a punto un dossier che riassume i provvedimenti di maggiore interesse per il settore delle costruzioni e per quello immobiliare. L’argomento sarà tra i temi centrali trattati negli approfondimenti di EdilExpoRoma – Tutto per Costruire e Abitare in programma a Fiera di Roma dal 5 al 18 maggio 2025. L’appuntamento internazionale di Roma sarà l’occasione per gli stakeholders del settore costruzioni di analizzare e programmare ciò che sarà l’edilizia nei prossimi mesi.

Superbonus 2025 – condizioni richieste
Il Superbonus, nella misura ridotta del 65% per le spese sostenute nell’anno 2025, spetterà esclusivamente per gli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024 risulti:
adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), se gli interventi sono effettuati dai condomini;
presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), se gli interventi sono
diversi da quelli condominiali;
presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici.
Nuova detrazione unica al 50%
Fino al 31 dicembre 2025 e limitatamente all’abitazione principale, la Legge di Bilancio ha introdotto una detrazione unica al 50% che assorbe i principali bonus edilizi (ristrutturazione, ecobonus, sismabonus e sismabonus acquisti).
Gli interventi sulle abitazioni diverse da quella principale beneficeranno, invece, sempre per il 2025, di una detrazione nella misura ridotta del 36%.
Le aliquote dell’agevolazione si ridurranno ulteriormente negli anni 2026 e 2027 attestandosi nella misura del 36% per gli interventi realizzati sulle abitazioni principali e del 30% per gli interventi realizzati su abitazioni diverse da queste e altre tipologie di immobili.
Si segnala, inoltre, che il tetto di spesa resta fissato a 96.000 euro sia per le abitazioni principali che per le altre e che per l’ecobonus la detrazione non varierà a seconda del tipo di intervento.
Si ricorda, che per abitazione principale si intende quella nella quale la persona fisica, che la possiede a titolo di proprietà o altro diritto reale, o i suoi familiari dimorano abitualmente.
Si segnala, infine, la proroga a tutto il 2025 del bonus al 75% per i lavori relativi all’abbattimento delle barriere architettoniche.

Bonus edilizi – nuovi tetti alle detrazioni (plafond familiare)
Le detrazioni fiscali previste dai bonus edilizi trovano un ulteriore limite nel nuovo plafond familiare per le spese detraibili introdotto dalla Legge di bilancio.
Dal 2025, saranno introdotti limiti alle detrazioni fiscali per i contribuenti con un reddito superiore ai 75.000 euro. In particolare, le nuove disposizioni prevedono che:
chi ha un reddito tra i 75mila e i 100mila euro potrà portare in detrazione fino a un massimo di 14mila euro;
chi ha un reddito oltre i 100mila, potrà detrarre fino a 8mila.
In assenza di figli fiscalmente a carico l’importo base degli oneri detraibili verrà ridotto al 50%, al 70% in presenza di un figlio a carico e all’85% in presenza di due figli a carico. L’importo non varierà, invece, se si hanno più di due figli a carico o in presenza di figli con disabilità.
I nuovi limiti non avranno effetto retroattivo e si applicano solo alle nuove spese, ossia a quelle effettuate a partire dal 2025.

Superbonus – detraibilità in 10 anni anche per le spese 2023
Anche per le spese effettuate nel 2023, la Legge di bilancio 2025 ha previsto la possibilità di “spalmare” su dieci anni il recupero del Superbonus.
Nello specifico, le spese sostenute dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, relativamente agli interventi rientranti nella disciplina del superbonus, la detrazione potrà essere ripartita, su opzione del contribuente, in dieci quote annuali di pari importo a partire dal periodo d’imposta 2023.
L’opzione sarà irrevocabile e dovrà essere esercitata dal contribuente tramite una dichiarazione integrativa da presentarsi entro il termine stabilito per la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2024.

La sfida Ance: rendere casa accessibile e città adeguate

Piovono spunti riguardo i temi in materia di edilizia che animeranno incontri, seminari e convegni a EdilExpoRoma 2025 – Tutto per Costruire e Abitare a Fiera di Roma dal 15 al 18 maggio 2025. Intervenuta al TG2 per un approfondimento sulla manovra finanziaria in materia di casa ed edilizia, il presidente Ance Federica Brancaccio ha insistito principalmente sulla necessità di rendere l’offerta della casa accessibile dando risposte a tutte le esigenze della società contemporanea e dichiara sul tema green che il Paese deve andare verso la rigenerazione urbana per rendere le città più adeguate.

“Abbiamo sempre più persone e nuclei mono famigliari, giovani e anziani, che cercano una casa in affitto e c’è un’offerta che invece sul mercato è diminuita drasticamente quindi è veramente una miscela esplosiva. I motivi per cui l’offerta è diminuita sono tanti. Sicuramente perché almeno nelle grandi città si preferisce, si preferiscono gli affitti brevi. È diminuita perché molti proprietari hanno anche paura di fare locazioni e poi magari hanno problemi con morosità. Sono tanti motivi, anche perché abbiamo un patrimonio immobiliare che non si è adeguato nel negli anni. Quanti anni sono che questo paese non fa un vero e proprio piano casa per diverse fasce di popolazione? Questo sta diventando veramente il problema.
Secondo il testo attuale, di un importo totale di 96000 euro al massimo puoi detrarre 48.000, il 50% in 10 anni quindi 4.800 euro l’anno ma il il vero tema, al di là delle ristrutturazioni e tornando all’emergenza casa è il costo degli affitti e degli acquisti delle case.
Con Confindustria stiamo studiando a un dossier per la casa e si dovranno mettere in campo tutta una serie di strumenti per dare risposte a tutte le varie esigenze di una società moderna che sono i giovani gli anziani, le mono famiglie, singol, separati e in questo le ristrutturazioni aiutano. Però il vero tema è riuscire a dare un’offerta per locazioni e acquisto,  accessibile a tutti Oggi Se spendi più del 30% del tuo reddito per un mutuo o un fitto poi non ce la fai con il resto quindi comunque bene questa proroga ma non ha niente a che vedere con il super bonus. Questo bonus ristrutturazioni 50% è una misura introdotta da anni perché è la soglia che garantisce di evitare il lavoro nero.
La questione del riordino degli incentivi fiscali rispetto alle direttive Green eccetera è tutto un altro discorso. Quando si costruisce una casa da zero esistono già dei vincoli Green e ci sono degli obblighi da rispettare assolutamente. Quindi le case nuove sono devono essere tutte con determinati limiti di emissione. Per non parlare del pubblico e di edifici pubblici. Ma il nostro Paese si trova in una situazione in cui i tre quarti del patrimonio, comunque più dei due terzi, sono stati costruiti prima che ci fosse qualsiasi normativa sismica o energetica e questo patrimonio non è stato rinnovato. E oggi ci troviamo in una situazione grave di arretratezza. Quanto ci vuole per rimettere a posto il
nostro patrimonio? Volendo fare una stima grossolana diciamo che si sono 12 milioni di immobili, il 70% ha necessità di poter raggiungere i requisiti che abbiamo condiviso in Europa e quindi sono 8 Milioni di immobili; pensando un investimento minimo medio, diciamo più che minimo, fra i 30mila e i 50 mila ad immobile, raggiungiamo una cifra di 40 miliardi. Ci sono delle deroghe perché tutto il patrimonio storico è difforme. Il Paese deve andare verso la rigenerazione urbana,  demolire ciò che non ha senso e ricostruire creando servizi per i cittadini, fare le nostre città più adeguate a una società contemporanea. Questa è la vera sfida.
Parlando di emissioni e attenzione per l’ambiente bisogna cominciare a tenerne conto. Come stato membro, l’Italia nel giro di un anno e mezzo dovrà dire all’Europa come pensa di raggiungere questi obiettivi. Probabilmente il 2050 è un obbiettivo troppo sfidante però cominciamo. Abbiamo già recuperato un 16%  ma c’è l’obbligo per tutti gli edifici pubblici al 2030 e ciò rappresenta una bella sfida”

EdilExpoRoma, una fiera che parla di edilizia per il cliente finale

Ci siamo, dopo sei giorni di grandi numeri, EdilExpoRoma 2023 entra nel suo weekend finale in cui vuole ancora migliorare i dati relativi ad una prima edizione decisamente con il segno più. Dopo giorni dedicati agli addetti ai lavori dove le aziende hanno potuto incontrare i produttori che hanno messo in mostra tutte le novità relative al settore delle costruzioni, il weekend sarà dedicato al grande pubblico tra momenti conviviali e promozioni fiera irripetibili.

Il cliente finale che viene a EdilExpoRoma 2023 può infatti vedere con i suoi occhi e toccare con mano gli ultimi ritrovati in fatto di edilizia e quindi farsi un’idea per costruire, ristrutturare un edificio esistente o perfezionare e personalizzare la propria casa.

Ma ha anche a possibilità di confrontarsi con progettisti, esperti di settore e agenti immobiliari che potranno illustrare nel migliore dei modi il panorama attuale del mondo dell’edilizia, aggiornato alle normative vigenti e quelle prossime venture.

La giornata del 1 giugno è stata una giornata piena di graditissime visite. Al mattino tra gli stand dei padiglioni di Fiera di Roma, ospite dell’organizzazione c’era il Direttore di Ance Lazio, Corrado Felici che guardando al prossimo anno ha già annunciato l’appoggio fattivo e costruttivo dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili per l’edizione 2023 di EdilExpoRoma.

Nel pomeriggio invece, è stata la volta dell’Assessore Regionale Pasquale Ciacciarelli che a margine della visita ha dichiarato: “L’evento di EdilExpoRoma a Fiera di Roma è un’opportunità per la nostra Regione e per le imprese del territorio che possono mettersi in mostra in una vetrina come quella della Capitale d’Italia, che darà sicuramente loro nuovi margini di sviluppo”.

Il RESOCONTO DEL 1 GIUGNO

A tal proposito, nel convegno svolto dall’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, Ente istituito presso il Ministero dell’Interno, si è affrontato il tema dell’evoluzione della legge sulla gestione dei rifiuti edilizi approfondendo la legge pubblicata proprio ieri sulla Gazzetta Ufficiale.

Daniele Gizzi, presidente uscente dell’Albo, ha sintetizzato: “All’albo sono iscritte 164 mila imprese e queste imprese ogni giorno trasportano e smaltiscono rifiuti sull’intero territorio nazionale. Come Albo abbiamo il compito di trasportarli verso la digitalizzazione degli adempimenti ambientali e quindi la digitalizzazione di tutto quello che oggi è cartaceo. Ovvero la documentazione relativa al trasporto e la gestione dei rifiuti da produrre in quattro copie e da esibire in caso di controlli. Con la digitalizzazione, tutto questo diventa molto più smart perché ogni pratica verrà registrata elettronicamente e le verrà attribuito un qr code attraverso il quale sarà possibile accedere a tutti i dati. Questo snellisce le pratiche per l’azienda che smaltisce così come rende più semplice controllare che sia tutto ok. Tutto ciò per azzerare quel substrato purtroppo esistente di ditte che smaltiscono illecitamente i rifiuti derivati dalla loro attività. Sulla Gazzetta Ufficiale è uscito il decreto attuativo che mette a terra le norme riguardanti la digitalizzazione che ora vanno applicate. Per questo è importante che arrivi presto anche il decreto del Ministero per la nomina del nuovo Presidente che avrà questa incombenza in cima all’agenda”.

Prezioso anche il contributo del Colonnello di Carabinieri Forestali di Roma, Giuseppe Lopez che ha insistito sull’aspetto dei controlli che vengono effettuati.

LPM Consulting ha invece parlato di Green Building e sostenibilità mentre ANTEC, con l’apporto fattivo dell’intervento del presidente Amos Giardino, ha approfondito le tematiche legate alle Comunità e all’indipendenza energetica. Prezioso anche il contributo del Dottor Domenico Di Mambro che ha riunito per l’occasione i vertici apicali delle tante associazioni della galassia dei Periti Industriali e ConfProfessioni.

COMINCIA UN WEEK END PIENO DI ATTESE

Venerdì, Sabato e Domenica, l’ingresso a EdilExpoRoma prevede un biglietto di ingresso che si può acquistare online su Cashglobo.it o Vivaticket.it o direttamente ai botteghini di Fiera di Roma, ingresso Est.

EdilExpoRoma 2023, arriva anche Ance Lazio

Ance Lazio accetta l’invito a partecipare a EdilExpoRoma 2023 e tramite il rilascio del patrocinio firmato dal Presidente Domenico Merlani, sarà alla Fiera dell’edilizia che porterà a Roma tutto ciò che serve per costruire e abitare. Manca sempre meno per il grand opening di EdilExpoRoma 2023 e crescono le conferme di partecipazione alla cerimonia inaugurale. L’appuntamento, in programma a Fiera di Roma dal 27 maggio al 4 giugno 2023, si preannuncia come un momento pregnante per l’intero comparto edilizio italiano vista la presenza di molti dei suoi maggiori interpreti a livello nazionale.
Il patrocinio di Ance Lazio, si aggiunge ad una lunga lista di partnership intraprese dagli organizzatori di EdilExpoRoma con l’idea di dare una vita ad un evento su due piani paralleli.
Dal punto di vista puramente espositivo, negli stand i visitatori e gli addetti ai lavori troveranno oltre 300 marchi tra i più rinomati del comparto costruzioni, dall’edilizia pesante fino ai particolari per rifinire casa.
Dal punto di vista tecnico invece, la nove giorni della fiera Capitolina, sarà scandita da una serie di incontri, seminari e convegni, organizzati in sinergia con Ordini Professionali e Associazioni Nazionali di settore che hanno dato la propria adesione.
Ci saranno appuntamenti dedicati alla sicurezza sul lavoro, alla digitalizzazione nei cantieri, all’efficientamento energetico delle abitazioni. Si parlerà di normative e codice degli appalti. Si presenteranno le nuove tecniche e tecnologie, si approfondiranno le normative, si snoccioleranno concetti cardine come quello della rigenerazione urbana, dell’eco-sostenibilità dei materiali e della riduzione dei rischi sismici.